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Novità TikTok in America: evitato il ban, l’app è salva?

Novità TikTok in America: evitato il ban, l'app è salva?

NOVITÀ DI MARKETING DIGITALE

Novità TikTok in America: evitato il ban, l’app è salva?

Per capire davvero quali saranno le sorti dell’app servirà aspettare l’insediamento della neoeletta amministrazione Biden: ne sono convinti in molti, tra addetti ai lavori e analisti di settore. Le ultime novità TikTok in America, infatti, tutto sono tranne che vere novità: da settimane la guerra di Trump contro l’app cinese di lip sync e la società madre, ByteDance, entrambe accusate di mettere a rischio la sicurezza nazionale perché sfruttate – pare – dal governo di Pechino per operazioni di spionaggio e cyberwarfare, si è trasformata in una serie di continui rimandi e di reciprochi rimbalzi di responsabilità. Che ne è stato del ban di tiktok in america? Alla vigilia del 20 settembre 2020, data fatidica del ban dell’applicazione in America, era arrivata infatti la notizia di un accordo tra TikTok e Oracle in «stadio avanzato», benedetto da Trump e su cui giovava persino un certo silenzio assenso da parte di Pechino. Due nuove date, da quel momento, erano diventate cruciali per l’affaire TikTok: il 4 novembre, quando un giudice della Corte distrettuale di Washington aveva fissato un’udienza per confermare o smentire la decisione originaria del Dipartimento del Commercio americano sull’app cinese, e il 12 novembre, data in cui secondo lo stesso ordine esecutivo ByteDance avrebbe dovuto smettere di fare qualunque tipo di business con gli Stati Uniti (o, meglio, per citare le parole del Dipartimento, avrebbe dovuto disinvestire «in ogni asset o proprietà, tangibile o intangibile, indipendentemente da dove fosse localizzato, utilizzato per rendere possibile o supportare l’operatività di TikTok negli USA»). Proprio in riferimento a questa decisione, come riporta tra gli altri The Verge, già il 14 agosto scorso, TikTok aveva fatto richiesta di una deroga di un mese al Dipartimento del Commercio. Anche quando mancavano ormai pochi giorni alla data limite, però, l’app e la casa madre non avevano ricevuto alcuna risposta ufficiale da parte dell’amministrazione Trump. La Rete in queste settimane ha molto ironizzato sul ritardo del governo Trump nel dare una risposta chiara rispetto all’effettività del ban di TikTok in America. Fonte: Mashable Tanto che, ha scritto Engadget, si poteva avere quasi l’impressione che il governo americano stesse ghostando TikTok (l’espressione, e lo sa bene un’app di dating come Tinder che ha basato la propria campagna per Halloween 2020 proprio sul ghosting, fa riferimento alla scomparsa improvvisa, totale, inspiegabile di uno dei due partner di una relazione). Mentre anche l’universo di tiktoker e di internauti aspettava con ironia, e producendo una valanga di meme sarcastici, le ultime novità TikTok in America, così, il 10 novembre ByteDance ha presentato un’istanza alla Corte americana per «difendere i nostri diritti e quelli dei nostri millecinquecento dipendenti americani». La causa (vinta) dalle star di tiktok, una tregua da parte di trump e le altre novità tiktok in america Non è certo la prima querelle legale di questi mesi legata al futuro di TikTok negli Stati Uniti. Fin da subito dipendenti, stakeholder e gruppi di interesse a diverso titolo preoccupati dalla prospettiva di un ban totale dell’app nel Paese hanno provato a ricorrere alla giustizia. Tra il finire di ottobre e gli inizi di novembre, persino diverse star di TikTok hanno fatto ricorso alla Corte del Distretto della Pennsylvania contro il ban dell’app in America, sostenendo che lo stesso avrebbe potuto causare loro una sorta di danno da perdita di chance. Danno non indifferente, tra l’altro, se si considera che ci sono oggi TikTok influencer come Douglas Marland, Alec Chambers o Cosette Rinab – primi sostenitori dello stesso ricorso – che, con milioni di follower e occupandosi professionalmente di creazione di contenuti per TikTok, fanno girare un business di svariate migliaia di dollari. Dal canto suo TikTok, sempre impegnata a mantenere «sicure, positive e ispirate» le proprie community, ha mostrato anche in questa occasione vicinanza e sostegno ai propri creator e si è detta disposta a battersi con loro per «proteggerne il diritto di espressione e le carriere». https://t.co/Yjqq31jdEB pic.twitter.com/M1NKbSXkwO — TikTok_Comms (@tiktok_comms) October 30, 2020 Che questo ricorso delle star di TikTok contro l’ordine esecutivo che prevedeva il ban dell’applicazione sia stato nel frattempo vinto sembra suggerire, in effetti, la direzione che potranno presto prendere le novità TikTok in America. Come riporta The Guardian, con un po’ di ritardo e proprio nel giorno in cui avrebbero dovuto essere effettive, lo scorso 12 novembre il governo Trump ha finalmente fatto sapere che «ritarderà» le restrizioni riguardanti TikTok in America e, più in generale, le operazioni di ByteDance sul mercato americano. Nonostante la formula un po’ vaga, tutto fa pensare che tra le cose che intende fare Trump nei suoi ultimi due mesi di mandato non ci sia mettere la parola fine alla guerra che lui stesso ha dichiarato a TikTok e alla sua ownership cinese. Toccherà al presidente entrante, Joe Biden, decidere se gli oltre 37 milioni di tiktoker americani (e i dati sono fermi al 2019) potranno continuare a usare l’app per i propri video divertenti e le proprie challenge e, nonostante le ultime novità TikTok in America sembrino incoraggianti, è troppo presto per cantare vittoria: scrive ancora The Guardian, è meglio non affrettarsi a considerarla salva, ma pensare a quella concessa a TikTok come semplicemente «una tregua». Un consulente del neoeletto presidente democratico, del resto, avrebbe dichiarato alla CNBC che «è ancora troppo presto» per dire cosa ne sarà dell’ipotesi di ban di TikTok dopo il tanto atteso passaggio di consegne tra Trump e Biden. Al momento di certo c’è, come racconta Bloomberg, che durante la campagna elettorale per le presidenziali 2020 è stato chiesto allo staff di Biden di disinstallare TikTok dai propri dispositivi personali e di lavoro e di evitare, più in generale, l’uso dell’app perché considerata non del tutto sicura sotto un profilo di sicurezza digitale. In questo caso, però, più che come una velata dichiarazione di guerra nei confronti di Pechino, com’era stato per Trump, la richiesta andrebbe letta come il tentativo di «rispettare i più alti standard etici», almeno stando alle precisazioni dell’entourage democratico. In rispetto alla stessa policy, lo staff di Biden è stato scoraggiato, del resto, dall’investire personalmente in azioni di borsa senza permesso preventivo, per evitare che gli investimenti fossero basati su informazioni vantaggiose ma non pubblicamente accessibili. Per avere delle vere novità TikTok in America, insomma, i tempi potrebbero essere più lunghi del previsto. © RIPRODUZIONE RISERVATA E’ vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti


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