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Confezioni di Kellogg accessibili a ciechi e ipovedenti

Confezioni di Kellogg accessibili a ciechi e ipovedenti

NOVITÀ DI MARKETING DIGITALE

Confezioni di Kellogg accessibili a ciechi e ipovedenti

Attraverso un comunicato stampa pubblicato il 1° luglio 2021 il brand statunitense si è presentato come la prima azienda food al mondo a integrare una tecnologia simile nelle proprie scatole di cereali: presto, infatti, verranno commercializzate confezioni Kellogg accessibili a persone cieche e ipovedenti.
Come saranno le nuove confezioni di Kellogg accessibili a persone cieche e ipovedenti?
In Italia sono circa 122mila persone le persone parzialmente o totalmente non vedenti secondo i dati rilevati dall’INPS nel 2019 e riportati nel comunicato di presentazione delle nuove confezioni Kellogg accessibili a persone cieche e ipovedenti. Da ciò si deduce l’importanza di creare packaging che rendano più accessibili e maggiormente fruibili le informazioni da parte di individui con disabilità visiva, permettendo loro di compiere scelte d’acquisto più consapevoli e in autonomia.
Le confezioni Kellogg accessibili a ciechi e ipovedenti. Fonte: Kellogg
È per questo che Kellogg ha avviato una collaborazione con la startup spagnola NaviLens, ideatrice della tecnologia che a breve verrà integrata su tutte le confezioni di cereali Kellogg in Europa. Questa tecnologia si basa su un codice che, una volta scansionato dallo smartphone, riproduce in formato audio le varie informazioni sul prodotto (ingredienti, allergeni, informazioni relative allo smaltimento della confezione, ecc.).
La fase di test per valutare l’efficacia dei nuovi packaging è partita a ottobre 2019 nel Regno Unito: in occasione della Giornata mondiale della vista (celebrata il secondo giovedì di ottobre), Kellogg ha lanciato delle confezioni di cereali Coco Pops accessibili alle persone cieche e ipovedenti in 60 negozi[1].
Come emerge dal comunicato stampa , il test «ha ottenuto una percentuale di gradimento da parte dei soggetti interessati pari al 97%». Così, a gennaio 2022 tutte le confezioni di cereali Special K saranno accessibili alle persone con disabilità visiva, mentre tutte le altre scatole di cereali Kellogg lo diventeranno entro la fine del 2022.
Fonte: Kellogg
Una tecnologia innovativa (senza QR code e barcode) che può fare la differenza
Come sottolineato dal presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Mario Barbuto, fare la spesa può diventare un compito davvero complesso quando non si riesce ad accedere, senza l’aiuto di qualcuno, a informazioni fondamentali sui prodotti, come gli ingredienti o gli allergeni per esempio. La tecnologia ideata dalla startup spagnola NaviLens può fare la differenza proprio riguardo a questo aspetto, facendo anche un passo in avanti rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato.
Questa tecnologia si differenzia dalle altre basate su qr code e barcode perché il codice di NaviLens è realizzato con colori ad alto contrasto, in modo da permetterne l’individuazione anche a ipovedenti. Un altro importante vantaggio di questa tecnologia è la possibilità di inquadrarlo a una distanza dodici volte superiore a quella di altre soluzioni (che di solito vanno inquadrate fino a un massimo di tre metri di distanza). Infine, i consumatori non dovranno conoscere la posizione del codice sulla confezione perché «la tecnologia funziona anche senza un’inquadratura “a fuoco”», il che rende il suo utilizzo ancora più semplice ed efficiente per le persone non vedenti.
Il codice per le confezioni di Kellogg per ciechi e ipovedenti. Fonte: Kellogg
Una simile tecnologia potrebbe contribuire ad aumentare l’autonomia delle persone con disabilità visiva non solo al momento della scelta dei prodotti da acquistare, ma anche nell’organizzazione della dispensa e nell’identificazione dei prodotti a casa.
Si spera che l’iniziativa di Kellogg possa spingere anche altre aziende ad adottare o a sviluppare delle soluzioni simili, in modo da permettere alle persone cieche e ipovedenti di accedere alle informazioni relative a una varietà di prodotti e di brand sempre più ampia. Come ha sottolineato Mario Barbuto, «si tratta di un cambiamento che, se adottato su larga scala, potrebbe davvero restituire ai clienti non vedenti la stessa libertà, autonomia e indipendenza che hanno i clienti vedenti»: un obiettivo che sembra cruciale in ottica inclusione.

A questo proposito, il general manager di Kellogg Italia, Giuseppe Riccardi, ha affermato:
In linea con i valori del nostro fondatore W.K. Kellogg, continua il nostro impegno per contribuire a creare una società guidata da principi di equità, diversità e inclusione. In Europa ci sono oltre 30 milioni di persone che convivono con disabilità visive, la cui shopping experience può essere migliorata da soluzioni come NaviLens.


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