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Studenti su LinkedIn: quando serve e come organizzare un profilo

Studenti su LinkedIn: quando serve e come organizzare un profilo

NOVITÀ DI MARKETING DIGITALE

Studenti su LinkedIn: quando serve e come organizzare un profilo

Nel 2018, secondo il Pew Research Center, almeno uno studente americano di college su due era su LinkedIn[1] ed è un dato che sembra confermare “censimenti” come quelli che, qualche anno prima, volevano una popolazione di oltre un milione e mezzo di studenti su LinkedIn. Se, più tardi nelle proprie carriere, questi giovani professionisti utilizzeranno il social di casa Microsoft per scovare nuove opportunità di lavoro o nuovi clienti, accrescere il proprio network professionale, trarre ispirazione per la propria crescita in ambito lavorativo e non solo, che uso possono farne mentre ancora studiano? E ci sono “trucchi” per ottimizzare il proprio profilo LinkedIn da studenti, a parte spuntare l’opzione Studenti al momento dell’iscrizione?

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Tutte le ragioni per aprire un profilo da studenti su LinkedIn
I motivi per i quali essere su LinkedIn anche quando ancora iscritti all’università o quando non ancora alla ricerca di lavoro vengono riassunti in una guida con dei consigli per studenti su LinkedIn scritta qualche anno fa dalla stessa piattaforma: perché non avere un profilo LinkedIn vuol dire «semplicemente non esistere nel mondo del lavoro».
Ciò dipende certamente dal fatto che sono sempre più numerose ormai le aziende e i responsabili HR che fanno social recruiting e cioè cercano o scrutinano i candidati ideali per le proprie vacancy in Rete e sui social network.
Su LinkedIn, però, ci si può tenere informati sugli ultimi trend del mercato del lavoro in generale o su aspetti che riguardano più direttamente il proprio settore come quali sono mansioni e professioni più cercate al momento e, ancora, sempre più spesso ci si aggiorna o ci si imbatte in interessanti opportunità formative. Senza contare naturalmente la possibilità di fare conoscenze preziose per la propria carriera e di ampliare quindi il proprio network professionale. Le ragioni per cui gli studenti dovrebbero stare su LinkedIn non sono, insomma, così diverse da quelle che valgono per chi ha già dato il via alla propria carriera.
Start Your Career | LinkedIn for Students
Il maggior vantaggio che chi sta finendo la scuola dell’obbligo, l’università o un corso professionale può trarre dallo stare su LinkedIn viene certamente dalla sezione “Offerte di lavoro“: qui può consultare per mansione e qualifica professionale gli annunci più recenti e le selezioni in corso, eventualmente anche impostando parametri come tipo di contratto, monte ore, sede di lavoro, ecc.
Poiché quasi tutti i business hanno pagine LinkedIn aziendali da cui condividono notizie e dati che hanno a che vedere da vicino con la propria cultura corporate, per chi è alla ricerca della prima occupazione e alla prova con le prime selezioni la piattaforma rappresenta anche un ottimo campo di allenamento in vista del colloquio: navigando sulla pagina dell’azienda si possono ottenere informazioni preziose sulla storia o sulla cultura aziendale, sulle policy per dipendenti e collaboratori grazie alle quali fare una migliore impressione al recruiter.
Come riportato in un articolo di The Guardian ci sono molte buone ragioni per aprire un profilo LinkedIn e cominciare ad aggiornarlo già dai primi anni di scuola superiore o università[2] e quando si è ancora ben lontani dal cercare attivamente lavoro e non solo perché le aziende apprezzano la possibilità di scoprire l’evoluzione, per punti salienti, della carriera studiorum dei possibili candidati.
LinkedIn è lo strumento più pratico e immediato per cominciare a familiarizzare con dinamiche tipiche del mercato del lavoro: alcuni college, scuole e università hanno pagine o gruppi su LinkedIn, appositamente dedicate agli alumni, da cui condividono tip utili per le loro carriere o che lasciano gestire a laureati ed ex alunni che hanno raggiunto importanti risultati perché possano condividere la loro esperienza con gli altri utenti e fungano da modelli d’ispirazione.
Quello su cui gli addetti ai lavori concordano è che una delle migliori attività per gli studenti su LinkedIn è seguire figure chiave, trend setter, guru ed esperti riconosciuti del settore in cui intendono lavorare e da cui possano trarre ispirazione per le proprie carriere. A ciò si aggiunge il cominciare immediatamente a mettersi in gioco, non avendo remore a rispondere alle call for ideas aperte all’interno dei gruppi LinkedIn e da cui non di rado nascono ispirazioni e spunti per startup o nuovi prodotti o servizi con cui presentarsi in maniera vincente sul mercato del lavoro. Ci si potrebbe mettere in gioco anche condividendo, tramite le apposite funzioni “Aggiungi una foto” o “Aggiungi un documento” disponibili quando si pubblica un post, progetti, elaborati, lavori svolti in ambito scolastico o universitario e con cui cominciare a costruire una sorta di portfolio.
Anche ricordarsi di pubblicare periodicamente un blog post, tramite l’apposita funzione LinkedIn Pulse, è un ottimo modo per mostrare le proprie competenze, la propria padronanza o la propria genuina passione per il mondo in cui si intende lavorare.
Profilo LinkedIn per studenti: come renderlo più efficace
Un approccio del tipo “show, don’t tell” sembrerebbe essere la miglior risposta ai dubbi su cosa scrivere su LinkedIn, piuttosto legittimi per chi non abbia ancora un preciso titolo, una precisa mansione da utilizzare nell’ headline o una storia professionale da riassumere nel Sommario. Dubbi che appaiono risolti anche grazie a un pizzico di visione: niente vieta su un profilo LinkedIn per studenti di sfruttare le sezioni, appena citate, di Headline e Sommario per mettere a fuoco cosa ci si aspetta dalla propria carriera e dal proprio futuro professionale.
Essere creativi e smart, ma responsabilmente e senza esagerare, è il modo migliore per rendere accattivante il proprio profilo LinkedIn agli occhi di recruiter che, del resto, visualizzano centinaia e centinaia di profili LinkedIn ogni giorno, proprio come accedeva un tempo con i vecchi curriculum. Va bene insomma specificare nell’Headline che si sta studiando per diventare SEO specialist, un po’ meno definirsi già un SEO guru o un ninja del coding, come hanno messo in evidenza da LinkedIn.
Quanto al Sommario, come si legge ancora nei consigli per studenti su LinkedIn, andrebbe inteso proprio come una tradizionale lettera di presentazione in accompagnamento al CV, con le uniche necessarie accortezze di essere concisi, sintetici ma coinvolgenti e di non dimenticare di utilizzare keyword e parole chiave più rilevanti per il proprio settore.

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Per gli studenti, più che per chi già lavora e ha un brand personale riconoscibile, è prioritario rendersi trovabile da chi è alla ricerca di una figura affine al proprio percorso di studi o alle proprie skill e allo scopo può essere utile anche impostare un url personalizzato per il proprio profilo LinkedIn.
Gli esperti della piattaforma consigliano agli studenti su LinkedIn di fare particolare attenzione proprio a capacità e skill da mettere in evidenza nel profilo: meglio puntare naturalmente su quelle più tecniche, su cui si è più ferrati e che potrebbero rappresentare l’unique selling point con cui differenziarsi dagli altri candidati, ma anche su quelle che possono essere facilmente confermate da altri, senza aver remore, proprio a proposito, di chiedere a compagni di scuola, colleghi di università, tutor o professori di farlo e di scrivere una referenza.
Ci vuole poco a rendere più performante anche il proprio profilo LinkedIn studenti e dalla piattaforma sottolineano l’importanza di focalizzarsi in particolare su sezioni come quelle dedicate a obiettivi e traguardi raggiunti o a premi e riconoscimenti ricevuti che, in mancanza di molte esperienze lavorative pregresse, sono tra gli aspetti più presi in considerazione dai recruiter per farsi un’idea del candidato e di quanto è idoneo alla posizione in questione. Non essere timidi e non lesinare a mostrare i risultati più brillanti ottenuti con la propria tesi di dottorato o con il voto nella certificazione di inglese è, in questo senso, il consiglio degli esperti.
Altrettanto importanti sono le esperienze di volontariato: oltre il 40% dei recruiter le terrebbe in considerazione esattamente come se fossero esperienze lavorative e un recruiter americano su cinque avrebbe ammesso di aver assunto un candidato proprio perché aveva alle spalle un’esperienza di volontariato, nei più diversi campi.
Quanto appena detto spiega perché soprattutto per gli studenti su LinkedIn è di fondamentale importanza non trascurare nulla e non togliere spazio ad alcun lavoretto estivo o part-time o ad alcuna esperienza di stage o tirocinio curriculare: non mancheranno occasioni, più tardi, per far pulizia al suo interno e mantenere solo le esperienze più significative per la propria carriera, ma nel frattempo sarà un modo per raccontarsi ai recruiter e farlo sulla base di fatti concreti.
A rendere perfetto il profilo LinkedIn di uno studente, così come quello di qualunque altro lavoratore a qualsiasi “grado” di anzianità, è infine una buona foto. Come scegliere l’immagine di profilo per LinkedIn è questione “spinosa” per tutti e somiglia molto più di quanto si immagini a un investimento in personal branding . In attesa di acquisire più familiarità con foto adatte a un curriculum, a un badge aziendale e più in generale a scopi professionali una regola d’oro è non utilizzare selfie e autoscatti o immagini ricavate da foto di gruppo, in cui si sorride troppo, si indossano abiti e outfit eccessivamente informali o si compare in pose strampalate e a dir poco “ cringe “.


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