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Stellantis scalda i motori, oggi assemblea FCA e PSA su fusione

Stellantis scalda i motori, oggi assemblea FCA e PSA su fusione

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Stellantis scalda i motori, oggi assemblea FCA e PSA su fusione

Stellantis, la nuova società nata dalla fusione di FCA e PSA, scalda i motori. Oggi 4 gennaio sono convocate le assemblee straordinarie degli azionisti delle due case automobilistiche per deliberare sulla fusione paritetica che darà vita al nuovo gruppo.
Si terranno in remoto a causa dell’epidemia, rispettivamente a Parigi alle 11 e ad Amsterdam alle 14,30.
Dopo le assemblee mancheranno soltanto le formalità per la quotazione di Stellantis alle Borse di Parigi, Milano e New York. E’ probabile a questo punto che la chiusura dell’operazione avvenga entro la fine di gennaio. Da quel giorno non ci saranno più Fca e Psa, ma debutterà Stellantis che ha già il suo logo e manterrà tutti i 15 brand attuali delle due societa’ .
Il nuovo gruppo
Dal progetto di fusione tra FCA e PSA, iniziato il 31 ottobre 2019, nascerà il quarto costruttore automobilistico mondiale con 8,7 milioni di auto vendute, 400.000 dipendenti e oltre 180 miliardi di euro di fatturato.
La sede della nuova società sarà in Olanda. John Elkann sarà il presidente, Carlos Tavares l’amministratore delegato. A quest’ultimo il compito di preparare in pochi mesi – probabilmente prima dell’estate – il nuovo piano industriale con le mission produttive degli stabilimenti, le piattaforme e i modelli.
Primo azionista di Stellantis sarà Exor con il 14,4%, seguito dalla famiglia Peugeot che avrà il 7,2%. Alle spalle lo Stato francese che deterrà il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%. Un assetto che potrebbe modificarsi alla luce degli accordi tra gli azionisti in particolare per le quote detenute da Dongfeng e dal governo francese. Tra le novità ci sarà l’ingresso nel board di rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori.
Dalla fusione sinergie pari a 5 miliardi di euro all’anno
L’integrazione porterà sinergie pari a 5 miliardi di euro all’anno, ma le due società hanno più volte ribadito che non avranno ripercussioni sulle fabbriche del gruppo e sull’occupazione.
In Italia va avanti il piano da 5 miliardi di euro, avviato nel 2019, che ha portato a Mirafiori la 500 elettrica, a Torino e a Modena le nuove Maserati, a Melfi le versioni ibride della Renegade e della Compass, mentre quest’anno arriveranno il Tonale a Pomigliano e il Grecale a Cassino.
 


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