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Festival del Cinema di Venezia: una visione differente targata Mastercard

Festival del Cinema di Venezia: una visione differente targata Mastercard

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Festival del Cinema di Venezia: una visione differente targata Mastercard

Che cosa è il cinema e come può cambiarci la vita? O, quantomeno, in che modo può portarci a vedere la realtà e, di conseguenza, noi stessi sotto un’altra prospettiva? In questi tempi così complicati, la sfida è ambiziosa e niente affatto banale.

Si è dipanato così il fil rouge della Masterclass, organizzata da Mastercard nei giorni del Festival di Venezia, con alcune delle personalità più influenti del cinema: il regista americano Brian De Palma, l’attrice-regista italiana Valeria Golino, l’attrice spagnola Rossy De Palma (Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodòvar, per citarne uno), la cineasta libanese Nadine Labaki (Cafarnao). Il colosso delle carte di credito, del resto, è per il terzo anno consecutivo sponsor ufficiale della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (28 agosto-7 settembre), una delle rassegne cinematografiche più prestigiose al mondo.

L’obiettivo? «Celebrare questa collaborazione e, al tempo stesso, essere fonte di ispirazione per appassionati e futuri registi (e non solo) a vedere la vita da una prospettiva diversa», ha spiegato Luca Fiumarella, head of marketing Italy Mastercard. Tanto che il claim dell’esclusivissima conversazione con gli attori (che si è tenuta all’interno della Sala Stucchi dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia) è stato: ‘See life through a different lens’.

«Per un regista riuscire a fornire una lente diversa per cambiare la prospettiva delle persone sulla realtà è una grande conquista», ha detto Brian De Palma, il regista statunitense che nel suo palmares vanta titoli del calibro di Carrie, Scarface, Blow Out, Carlito’s Way, Gli Intoccabili, Mission Impossible. E ha aggiunto: «in un contesto in cui tutto è facilmente reso pubblico e condiviso, il cinema ha un ruolo fondamentale nel rivelare prospettive sulla vita e sulla società. Sebbene un grado di connessione sempre più elevato stia cambiando il modo in cui sperimentiamo la visione di una pellicola e il modo di raccontare le storie, il cinema si conferma una forma d’arte eterna per ispirare, impressionare ed emozionare».

Ma quando è stata la prima volta che i quattro ospiti hanno visto la vita attraverso una lente diversa? Per Brian De Palma, il primo film che lo ha reso consapevole di come raccontare una storia attraverso le immagini è stato Scarpette rosse di Michael Powell ed Emeric Pressburger. «Inoltre mio padre era un noto chirurgo e mi sono abituato presto alla vista del sangue». Per la Golino, invece, è stato Bambi. «Mi ha fatto capire il potere del cinema per il modo in cui raccontava il dolore, la perdita. Ero molto piccola ed ero priva di una componente razionale. Per me resta un capolavoro», ha detto.

Per Nadine Labaki, la questione è molto personale: «sono nata a cresciuta con la guerra, ho passato l’infanzia a nascondermi dentro sacchi si sabbia, nei rifugi. Il cinema è stata una risorsa preziosa che mi ha permesso di fuggire. Fortunatamente la nostra casa era sopra a un negozio che noleggiava film. Mi sono quindi resa conto, attraverso il cinema, che c’era un’altra realtà, un mondo diverso verso cui sarei potuta fuggire. Fare cinema è un atto di responsabilità».

Per Rossy De Palma, infine, «il cinema è stata la mia fuga, la mia alternativa a un mondo codificato che sentivo non appartenermi proprio». E ha voluto sottolineare Brian De Palma: «sono molto ottimista per l’ascesa delle donne dietro la macchina da presa, sarà un futuro molto interessante, ci vogliono punti di vista diversi altrimenti diventa noioso». I messaggi emersi durante la Masterclass sono stati fonte di ispirazione. «Start something priceless. È questo quello che intendiamo fare nella nostra strategia di marketing», ha continuato Fiumarella.

«Puntiamo a coinvolgere figure che siano fonte di ispirazione per trasferire messaggi importanti. La collaborazione con la Biennale sta andando molto bene e quindi la porteremo avanti. L’investimento è forte ma il ritorno è in linea, siamo molto soddisfatti di quello che comporta a livello di immagine». Mastercard sponsorizza anche i Festival di Cannes e di Berlino. «Organizziamo delle Masterclass all’interno di ogni Festival e ora stiamo pensando a come ampliarle», ha concluso il manager. Il gruppo, in Italia, conta su 70 milioni di carte di credito (circuito Maestro incluso) ed è leader di mercato. A livello globale, l’Italia si colloca al terzo posto dopo Gran Bretagna e Russia.

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