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Economic@mente, il 76% degli studenti riconosce l’importanza della pianificazione

Economic@mente, il 76% degli studenti riconosce l'importanza della pianificazione

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Economic@mente, il 76% degli studenti riconosce l’importanza della pianificazione

Il 76% dei partecipanti al percorso formativo economic@mente riconoscono l’importanza della pianificazione finanziaria. È forse questo uno dei risultati più gratificanti ottenuti dal progetto di educazione finanziaria promosso da Anasf, che ha visto partecipare dal 2009 a oggi in totale gli studenti di oltre 450 scuole italiane.
“Il progetto di educazione finanziaria Anasf, realizzato in collaborazione con Progetica per le scuole medie superiori, mostra con forza tutta la sua efficacia. Lo riportano i questionari sottoposti agli studenti destinatari dell’iniziativa nell’anno scolastico 2020/2021, confermando il trend degli anni passati e nonostante gli ostacoli della didattica a distanza dell’ultimo anno”, ha commentato il direttore generale dell’Associazione Germana Martano.
L’importanza dell’educazione finanziaria
I dati analizzati raccolgono le risposte di oltre 4.500 questionari di valutazione, compilati dai giovani all’inizio e alla fine delle lezioni, che mostrano la positiva crescita di consapevolezza degli studenti rispetto ai temi economico-finanziari. Alla fine del percorso formativo la maggior parte del campione (il 76%, come dicevamo) ha riconosciuto l’importanza della pianificazione. Nel dettaglio, si rileva una crescita di 18 punti percentuali dei rispondenti che dichiarano di voler pianificare i loro traguardi, rispetto a quanto gli stessi hanno risposto prima dell’erogazione del corso.
Gli effetti positivi di economic@mente si leggono anche con riguardo al tema previdenziale. Diminuisce il numero di giovani che non hanno ancora pensato a soluzioni per integrare la pensione e aumenta invece la percentuale di coloro che intendono accantonare o investire parte del proprio stipendio. Cresce, seppur mantenendo ancora una soglia bassa dell’11%, anche la percentuale dei rispondenti che immaginano di sottoscrivere una pensione complementare.
La validità del lavoro di educazione finanziaria di Anasf, svolto a titolo gratuito dai formatori dell’Associazione, preventivamente formati sul progetto, ha inciso positivamente anche sulla conoscenza degli interlocutori a cui rivolgersi per raggiungere obiettivi economico-finanziari. Alla fine delle lezioni, raddoppia la percentuale (dal 23% al 56%) di studenti che individua nel consulente finanziario un valido professionista con cui confrontarsi per soddisfare questo tipo di esigenze.
Un percorso partito da lontano
Dal 2009 a oggi sono stati oltre 38.000 gli studenti raggiunti e 1.333 le edizioni di corso svolte. In questi anni la scuola risulta il principale canale informativo per gli studenti già prima dell’erogazione del corso e, dopo le lezioni di economic@mente, la scuola sale in vetta, con ampio scarto rispetto alle altre fonti quali ad esempio la famiglia e la televisione. Alla fine delle lezioni, i risultati confermano una crescita media annua di 21 punti percentuali rispetto alla consapevolezza dell’importanza del tema pensione. “Indice che il percorso ancora una volta lascia il suo segno. Per avere un’ampia cassa di risonanza è opportuno che il tema previdenziale venga instillato tra i giovani da subito, soprattutto alla luce delle difficoltà del sistema pensionistico italiano. E in questo, le istituzioni e i media hanno un onere fondamentale. Anasf svolge la sua parte da 12 anni e continuerà in questo percorso di educazione finanziaria. I formatori dell’Associazione hanno quindi salutato gli studenti con un arrivederci a ottobre 2021”, ha concluso Martano.


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